Lo studio portoghese Bürocratik ha progettato due serie di quattro brochure per il Teatro Académico de Gil Vicente (TAGV) a Coimbra, insieme a tanti altri materiali stampati per lo stesso ente culturale. Le brochure si accompagnano magnificamente con le appariscenti copertine a un colore incollate per tre quarti che usano le carte luminose come gioielli delle gamme Sirio Color e Woodstock. Comunque la caratteristica più straordinaria della grafica delle brochure di Bürocratik è il modo in cui viene sfruttata la trasparenza, stabilendo relazioni tra i caratteri da stampa sul fronte e sul retro di ogni sottile foglio di carta.
“La stampa non è morta,” dice Adriano Esteves, il direttore creativo dello studio per il branding e l’interazione. “Fallo bello e di forte impatto tutte le volte che puoi e la gente lo noterà e ne parlerà.”
Bürocratik, con sedi a Coimbra e Porto, ha progettato il sito e le brochure per TAGV, a partire dalla stagione 2016-17, e anche i materiali promozionali di grande formato che estendono agli spazi esterni l’immagine coordinata, principalmente tipografica. Lo studio sta ora lavorando su un ‘nuovo sistema’ per il 2018-19. In aggiunta ha progettato materiali stampati per due particolari eventi – END, nuovo festival di teatro, e Abril Dança, appuntamento di danza contemporanea – che accompagnano le brochure di marzo-aprile. La grafica per il teatro fa affidamento sulla forza della tipografia e il contrasto tra caratteri con e senza grazie: Tiempos, della fonderia caratteri neozelandese Klim, accoppiato con il Work Sans di Google (progettato da Wei Huang) e Space Mono (progettato da Colophon Foundry).
Il teatro, finanziato dall’Università di Coimbra, ha stabilito fin dall’inizio dei vincoli di bilancio. Il gruppo di lavoro – comprendente i designer di Bürocratik Sérgio Ferreira, Bruno Rodrigues e Bárbara Nogueira e Catarina Pinto di TAGV – ha mantenuto il logo originale del teatro, progettato negli anni ’90 da Antonio Barros, ma l’ha aggiornato stampandolo a caldo sulle copertine delle brochure e rendendolo reattivo sul sito web.
Dice Esteves: “Fin dall’inizio abbiamo deciso che i vincoli di budget sarebbero stati il punto di partenza per ottenere qualcosa di vibrante e indimenticabile. Abbiamo scelto una carta sottile (Arcoprint 1 EW 70 g/m2) che ci ha permesso di avere un effetto trasparenza, grazie al quale si ottengono sorprendenti sovrastampe di caratteri e immagini che danno alle brochure una nuova inattesa dimensione… e [abbiamo scelto] una stampa offset a 2-colori con colori differenti per ognuna. La stampa a caldo per il logo è stata la voce più tirata del budget ma lo stampatore, Lusoimpress [Porto], credeva anch’esso nel nostro progetto e l’ha tenuta a un prezzo accessibile,” aggiunge. “La gabbia delle brochure, apparentemente molto libera, obbedisce a un rigido sistema di griglie con elementi specifici per rompere la monotonia editoriale.”