Erich Martino è un digital designer e DJ di origini messicane che vive negli Stati Uniti e produce musica con lo pseudonimo SO/LO. Per l’album d’esordio di SO/LO, At the End of the World, Plant a Tree (disponibile in vinile in edizione limitata e in streaming), Martino si è avvalso della collaborazione del direttore artistico Hugh Miller, che conosce dai tempi in cui lavoravano insieme alla Nokia, all’inizio degli anni 2000.
Si tratta per lo più di musica strumentale, ispirata dagli eventi straordinari che hanno caratterizzato il 2020, tra cui la pandemia da Covid-19 e i feroci incendi che hanno flagellato la California. “Un giorno mi sono svegliato e il sole era letteralmente scomparso” racconta Martino ricordando il cielo “apocalittico” che vedeva dalla sua casa di San Francisco.
Questo progetto è un atto d’amore, una risposta multi-sfaccettata alle questioni ambientali. “Come faccio a non contribuire al cambiamento climatico?” si chiede Martino. “Non c’è un manuale di istruzioni!” Martino manda alcune sue registrazioni allo scrittore Adam Greenfield, autore dello stimolante pamphlet At the End of the World, Plant a Tree, e lo convince ad aggiungere la sua voce al progetto di SO/LO attraverso la lettura di alcuni passaggi dal suo libro, del quale adotta poi il titolo. Quando si accorge che l’album ampliato ha bisogno di una sua identità, si rivolge all’ex collega Miller perché si occupi del progetto armonizzandone la grafica dal punto di vista estetico ed emozionale sia nella versione in vinile che in quella streaming. “Hugh ha un approccio matematico e poetico alle immagini” spiega Martino. “Il suo lavoro ha un che di molto preciso e io l’ho sempre ammirato per questo”.
Miller ha usato in modo creativo le fotografie di fiori di Andrew G. Hobbs e l’intransigente carattere tipografico TwoBit, disegnato dai miti inglesi dei font Hamish Muir e Paul McNeil. “Sono un grande estimatore di 8vo e Octavo di Muir” afferma Miller. “TwoBit è un font unico, dalle applicazioni infinite… e parlava la stessa lingua del lavoro che stavamo facendo”.
Nonostante ci siano vari elementi di packaging in At the End of the World, Plant a Tree – box, cofanetti, etichette, copertine, libretti, oltre a diverse edizioni (trasparenti) del vinile – tra gli elementi più notevoli c’è una serie di stampe artistiche in formato quadrato. Si tratta di fatto di versioni alternative della copertina dell’LP, stampate digitalmente a Londra da F. E. Burman con sovrastampe in lamina di bronzo e argento metallico su X-Per Premium White da 320 g/m2.
Crediti:
Design e direzione artistica: Hugh Miller, Erich Martino
Fotografia: Andrew G. Hobbs
Stampa: F. E. Burman
Carattere tipografico: TwoBit by MuirMcNeil