Sociotype, studio tipografico con sede a Londra, sta – letteralmente – mettendo alla prova i propri font con il nuovo Sociotype Journal, prima iniziativa editoriale lanciata dalla fonderia. Obiettivo della rivista è approfondire un tema estrapolato da una specifica famiglia di caratteri ed esplorarne il potenziale comunicativo. Un carattere in azione, insomma.
Il primo numero, progettato da Alicia Mundy e redatto utilizzando il font Gestura, comprende scritti e saggi visivi dedicati al tema “gesture”, inteso come “gesto”, ma anche come “gestaccio”: si parla del potere e dell’influenza politica del gesto, per arrivare al linguaggio dei segni, alla poesia e ai codici segreti usati dagli Illuminati. All’interno della rivista è incluso uno specimen tipografico tecnico (più tradizionale) di 28 pagine interamente illustrato da Joe Leadbeater.
Il secondo numero, lanciato nel novembre 2022 su magCulture, è intitolato “Makeshift” e si autoproclama come “un’indagine sulle cose vecchie rese nuove e sulle cose nuove rese strane; una celebrazione dell’ingegno in libertà e della creatività applicata ad hoc in circostanze straordinarie”. Nata come una celebrazione dell’arte dell’improvvisazione, quest’esuberante edizione è interamente dedicata alla famiglia di caratteri Rework di Sociotype. Come la prima edizione, è stata stampata presso Identity Print and Finishers nel Kent, nel sud-est dell’Inghilterra.
Alla domanda su come avesse affrontato il processo di ricerca iniziale per “Makeshift”, il direttore creativo Nic Carter ha risposto: “Il punto di partenza sono state le immagini scattate da Michael Wolf delle cose strane e meravigliose che ha incontrato nei vicoli di Hong Kong, in particolare le sedie in perfetto stile Frankenstein, i santuari e i rifugi creati dai lavoratori dei ristoranti per le loro pause sigaretta”.
Entrambe le edizioni vengono spedite in un’esclusiva busta personalizzata, che include una cartolina goffrata con foil e un segnalibro.