È nel 1971 che Carlo Cattaneo viene invitato da Fabriano a ridisegnarne il proprio marchio. Prende il via da una nuova font molto in voga in quegli anni, l’Avant Garde concepito da Herb Lubalin a metà degli anni ’60. Con le sue linee asciutte e angolate, fin dal nome si tratta di un carattere capace di incarnare una promessa di modernità, di sperimentazione, di fiducia in un mondo che stava per essere stravolto da una generazione visionaria. Da questa idea parte anche Cattaneo, proponendo un marchio geometrico e lineare, facilmente adattabile, contraddistinto da una chiarezza e leggibilità che lo avrebbero portato a diventare universale e duraturo.
Nel corso di 50 anni di utilizzo, il logo ha perso il suo smalto ma non la sua forza. Per ridargli nuovo vigore Fabriano ha invitato la divisione londinese di Pentagram a reinterpretarlo, dando vita a una brand identity al passo con i tempi. Con grande rispetto e attenzione al valore storico e affettivo del brand, il redesign del 2021 ha riconosciuto i valore profondo del lavoro di Cattaneo, lo ha omaggiato e reso ancora più contemporaneo. Le prime due lettere si sono staccate, la spaziatura è aumentata, la A ha perso la linea orizzontale e il tratto si è alleggerito. Estrapolando la “F” e la “A”, Pentagram ha anche concepito un nuovo monogramma, perfetto per i social media e non solo. Tali accorgimenti e una progettazione più rigorosa permettono oggi una collocazione più logica su diversi prodotti e formati, dal digitale alla carta. Perché la carta è il supporto che ha definito la quasi millenaria storia dell’azienda, ma anche la vita di Carlo Cattaneo.