L’accoppiamento di carta o cartoncino con pellicole plastiche è da tempo un problema per l’ambiente perché la laminazione rende entrambi i materiali più difficili da riciclare. Nei “Dieci consigli” di Oeding Print (Pulp 22) si fa notare che la plastificazione può essere sostenibile solo quando accresce la durata del prodotto. Ma anche se i clienti vogliono rivestire un oggetto destinato a durare, per esempio un menu, ora per i brand che professano la sostenibilità e sono decisamente orientati all’EcoDesign sono disponibili molte alternative, come l’Imitlin di Paper Box (Pulp 19).
Purtroppo, le decisioni sulla plastificazione vengono spesso prese con scarso riguardo per la sostenibilità. Chiara Medioli Fedrigoni osserva che i clienti a volte “s’innamorano della piacevolezza al tatto dei materiali plastificati”. C’è il rischio che un’agenzia, per lusingare l’ego di un brand manager, possa pensare che l’aggiunta di plastica a un’etichetta o a una confezione di carta significhi “alta tecnologia” o “durata” del prodotto.