In appena cinque anni Studio Mut – con sede a Bolzano, in Alto Adige/Südtirol – si è affermato come uno studio di grafica in crescita, fiorente e vivace. Essendo un’area d’Italia di una complessità unica, l’identità dell’Alto Adige è frutto di una cultura bilingue (italiano/tedesco) che ne fa un luogo di osmosi espressiva. Thomas Kronbichler e Martin Kerschbaumer, fondatori di Studio Mut, hanno tratto il nome del loro studio da una parola tedesca che significa ‘coraggio’, ‘spirito’, ‘determinazione’. L’immagine dello studio è espressione dei vincoli e delle ispirazioni proprie di questa città e del suo territorio.
Dice Thomas Kronbichler: “Non ci sentiamo parte della scena grafica italiana… Come altoatesini, stando alla storia, non siamo parte dell’Italia e nemmeno dell’Austria o della Germania, siamo in uno strano limbo in cui l’identità è più legata alla lingua, anzi a più d’una.” Descrive affettuosamente Bolzano come “una città davvero molto piccola circondata da montagne… una specie di Svizzera in Italia!”
Kronbichler, che in precedenza ha lavorato per l’agenzia berlinese Fons Hickmann M23, offre un esempio concreto del modo in cui il territorio influenza il lavoro di Studio Mut: “Se stai progettando un manifesto, qui lo devi fare in almeno due lingue, tedesco e italiano, il che significa che non puoi fare giochi di parole… e non puoi limitarti alla composizione tipografica, perché una lingua potrebbe apparire preminente sull’altra. Per reagire a questa situazione tendiamo a concentrarci molto sull’emozione. Ci domandiamo: ‘Il mood è quello giusto?’”
Kerschbaumer e Kronbichler considerano questo approccio un elemento chiave della strategia creativa di Mut. Quando progettano un poster per Trieste Estate Festival, come hanno fatto per diverse stagioni, il mood è la prima cosa che mirano a comunicare, il testo viene dopo.
Comunicare significati linguistici e culturali attraverso le immagini è il fondamento della filosofia di progettazione di Studio Mut. Tra i progetti recenti c’è una guida ai centri abitati dell’Alto Adige, con contenuti forniti dagli interessati, distribuita e venduta nei locali pubblici; si chiama Josef, nome di battesimo molto popolare in zona, suggerito da Mut. Nonostante il nome maschile, la pubblicazione è redatta da sole donne. Questo progetto fresco e vivace testimonia la capacità di Mut di dare un’impronta giocosa alla narrazione scritta e visiva.