“Vogliamo continuare a impulsare i progetti di stampa che portiamo avanti,” afferma Micha Weidmann (vedi Pulp 04), art director svizzero che, grazie alle sue emblematiche identità visive e soluzioni di design (fisico e digitale) per brand della moda, società immobiliari, gallerie, retailer di lusso e editori (tra cui Dezeen, il magazine online di design fondato da Marcus Fairs, da poco scomparso), si è guadagnato una solida reputazione tra i colleghi del settore.
Al momento di dover ideare un invito in carta stampata per la sfilata di debutto di Kim Jones per Fendi Couture che si sarebbe tenuta a Parigi, la sfida che Weidmann si è trovato ad affrontare è stata quella di riuscire a creare, oltre a un oggetto interessante, un senso di attesa in un momento in cui nessuno aveva ancora visto – o poteva vedere – la nuova collezione.
Il designer svizzero ha, quindi, deciso di realizzare due inviti: uno da visualizzare online (a causa delle restrizioni di viaggio dovute al Covid-19) e uno per coloro che avrebbero partecipato di persona alla tanto attesa sfilata. Le copertine e gli inserti, tutti stampati su carta Fedrigoni Arena Ivory Rough, si ispirano alle copertine con motivo marmoreo e ai risguardi tipici dei libri pubblicati agli inizi del ventesimo secolo. Per la pubblicazione, Weidmann ha definito tutti i dettagli in stretta collaborazione con Murray Arbiter (ArbiterDrucken), consulente di stampa con cui lavora da quasi vent’anni.
L’art director ci tiene a sottolineare le “buone maniere” che sono state parte fondamentale del processo di creazione dell’invito, concepito per offrire un’esperienza tattile indimenticabile e un universo visivo, testi, materiali e finiture che rispecchino al meglio l’ambizioso lavoro di Jones per Fendi. “Si tratta di haute couture, di design intriso di artigianalità,” spiega Weidmann. “Se non diamo spazio alla creatività con la carta, anche questo tipo di oggetti si aggiungeranno alla lista di cose che verranno rimpiazzate dal digitale.”