L’uomo che reinventò il calendario sexy, illustrato, promozionale è Derek Birdsall, nato nello Yorkshire.
Nei primi anni sessanta, convinse l’azienda di pneumatici Pirelli (fondata a Milano nel 1872) che invece di mostrare magnifiche modelle sedute su una moto o su attrezzature agricole, si potevano mostrare solo le ragazze. Per il calendario 1964 Birdsall e Robert Freeman, fotografo dei Beatles, fecero rotta sul Mediterraneo per un servizio fotografico di tre settimane e nacque una icona duratura.
Quando Birdsall tornò a fare il calendario 1968, nell’occasione con il fotografo Harri Peccinotti, ne reinventò un’altra volta la formula. Seguendo il tema di “Poesie d’amore”, dodici carte pendono da un tabellone di plastica nera per creare un calendario che può essere riorganizzato ogni mese. Gli angoli arrotondati delle carte per immagini e mesi evocano le fessure fustellate usate per appenderle.
La lunga carriera di Birdsall includeva libri di saggistica della Penguin; Pegasus, la sontuosa rivista per clienti Mobil; il settimanale del sabato di The Independent e il Book of Common Prayer, il testo liturgico della chiesa anglicana. Per allontanare il calendario 1968 dai cliché “sole, mare e sesso”, scelse dieci emozionanti componimenti poetici come brief per la sua squadra. Le fotografie di Harri Peccinotti dialogano con i versi, con le modelle e il paesaggio tunisino in un modo sia gioioso sia sensuale, in netto contrasto con la sessualità esibita dei successivi calendari Pirelli. Ogni poesia è stampata in argento sopra la foto.
Calendario Pirelli 1968.
Designer e art director: Derek Birdsall.
Fotografo: Harri Peccinotti. Le poesie d’amore sono sovrastampate in argento sulle foto a colori.
pirellicalendar.pirelli.com