Se ordini una stampa come cliente, che tu sia direttore di produzione o designer, vuoi che sia buona, cioè qualcosa di più di un buon design e un lavoro finito di alta qualità. Con l’industria della stampa sempre più sotto esame per il suo impatto ambientale, gli stampatori devono dimostrare che il processo di produzione alla base del loro lavoro è sostenibile.
In una zona industriale dell’Inghilterra vicino a Oxford, nei pressi della gigantesca fabbrica della Mini prodotta da Bmw, la stamperia Seacourt ha seguito un ben definito percorso di 25 anni verso ciò che chiama “Planet positive printing”. Le B Corporations sono un movimento globale di aziende certificate che soddisfano i più elevati standard sociali e ambientali con l’obiettivo di bilanciare profitto e scopo, e Seacourt è appena stata qualificata migliore azienda di stampa B Corp al mondo. Se a ciò si aggiungono i quattro premi della Regina per lo sviluppo sostenibile, questa è una storia che verte più sull’etica aziendale che sull’estetica della stampa, come spiega l’Amministratore Delegato di Seacourt Gareth Dinnage:
“La nostra filosofia comprende qualcosa di più che mettere l’inchiostro sulla carta. Dalla rivoluzione industriale il business è stato lineare. L’unico obiettivo è stato il prodotto e una singola cifra in fondo al conto profitti e perdite che denota il successo o il fallimento. Se orienti tutta la tua attività attorno a queste metriche, non soddisferai mai le esigenze della società. La mia opinione è che l’impresa abbia una responsabilità morale e sociale: l’impresa può e deve essere una forza positiva. Noi siamo diventati un’azienda basata su valori.”
“Questo cambiamento è iniziato nel 1996, quando abbiamo scoperto quanto l’industria della stampa fosse dannosa per l’ambiente. La stampa litografica utilizza enormi quantità d’acqua. Ma l’acqua da sola non basta, quindi dobbiamo inquinarla con additivi chimici che contengono composti organici volatili (COV) pericolosi per la salute. Così siamo andati in Giappone per conoscere la tecnologia di stampa senz’acqua che utilizza lastre di stampa differenti, capaci di eliminarla dal processo. Ciò significa che gli inchiostri non sono diluiti e risultano più ricchi sulla pagina. È una stampa di qualità superiore con un impatto ambientale notevolmente ridotto. Abbiamo sviluppato la nostra macchina da stampa con il produttore giapponese Sakurai, che utilizza anche la tecnologia di asciugatura a LED, quindi la stampa è immediatamente asciutta e le immagini più nitide sulla pagina. Abbiamo sviluppato i nostri inchiostri per lavorare con questa tecnologia. Non puoi essere una stamperia ecologica se usi l’acqua per stampare: il nostro processo di stampa utilizza il 100% in meno di acqua, il 100% di inchiostri privi di COV e non contiene sostanze chimiche. La nostra officina non ha “rifiuti in discarica”, funziona al 100% con energia rinnovabile ed è a emissioni zero. In loco abbiamo anche delle lombricompostiere che smaltiscono i nostri rifiuti organici.”
“Ma ciò che potevamo ottenere al nostro interno non bastava. Il 95% dell’impatto in termini di CO2 proviene dalla nostra catena di approvvigionamento. Quindi abbiamo esaminato in dettaglio la produzione della carta, delle lastre di stampa e degli inchiostri che acquistiamo e ci siamo assunti la responsabilità del nostro impatto complessivo. Circa il 65% dei nostri clienti ordina carta con contenuto riciclato. Abbiamo mappato tutto. Devi misurare il tuo impatto e poi devi chiederti come lo migliorerai.”
“Abbiamo sempre cercato di ridurre il danno… ma di fronte alla crisi climatica dobbiamo fare ancora meglio. Le nostre compensazioni di CO2 sono investite in progetti che inibiscono alla fonte l’ingresso di anidride carbonica nell’atmosfera. Abbiamo un impatto positivo: eliminiamo il 10% di CO2 in più di quello che creiamo. Come azienda (non solo nel settore della stampa) siamo all’avanguardia: restituiamo all’ambiente più di quanto consumiamo.”
“Quando parliamo con i clienti, spieghiamo che lavorare con noi è la dimostrazione che il loro marchio crede nella leadership: lavoriamo per gente consapevole, gente che comprende che tutto ciò che fai ha un impatto positivo o negativo. Non c’è nessuna via di mezzo. O sei parte del problema o sei parte della soluzione e le persone con cui lavoriamo vogliono far parte della soluzione.”