Chiara Medioli Fedrigoni (moderatrice): Quando commissioniamo un progetto di design, è importante capire cosa significa essere dall’altra parte della barricata. In Fedrigoni siamo al tempo stesso fornitori e clienti di designer, quindi dobbiamo assicurarci di avere non solo ottimi prodotti, ma anche un ottimo rapporto con i designer con cui collaboriamo. Abbiamo chiesto ai nostri ospiti alcuni consigli su cosa fare per garantire il successo di un progetto. La prima ad accompagnarci è Adele Bacci di Thomas Manss, che conosco da tempo …
Adele Bacci: Il successo di un progetto non è solo una questione di design e creatività, ma ha molto a che fare con la qualità del rapporto che si instaura tra cliente e designer. Costruire una buona relazione richiede tempo e la fiducia è la chiave per sviluppare progetti di successo. All’inizio, la fiducia si basa sulla reputazione o sul portafoglio di un’agenzia, ma successivamente deve essere costruita sulla qualità dell’esperienza condivisa.
Il designer è un consulente e non un semplice fornitore esterno. Il suo ruolo, infatti, non è solo quello di creare bellissimi layout e loghi spettacolari, ma è quello di fornire soluzioni. Quindi è importante che il designer sia coinvolto in un progetto fin dall’inizio, permettendogli così di comprenderne il contesto. Una volta definiti i ruoli, può iniziare il processo di design vero e proprio. Il primo passo è il brief. Questo passaggio viene spesso sottovalutato, soprattutto in collaborazioni di lunga data, ma è uno step fondamentale per sviluppare un buon progetto.
È importante che il cliente abbia chiaro ciò che vuole, anche se ciò non dovrebbe costringere il designer a replicare le idee del cliente. È di essenziale importanza mantenere una comunicazione aperta, anche se coinvolgere un numero ridotto di persone nello scambio di informazioni aiuta a non creare confusione. Nella nostra agenzia non abbiamo un account manager perché crediamo che il designer responsabile di un progetto debba essere l’unico a trattare direttamente con il cliente. Credo che dovrebbe essere la stessa cosa per il cliente. Prediligere la comunicazione diretta “one-to-one” è un ottimo modo per evitare incomprensioni ed errori.
È quindi importante prendersi del tempo per raccogliere, elaborare e comunicare un feedback. Prendersi qualche giorno per redigere un documento chiaro da condividere con un’agenzia all’apparenza sembra rallentare il processo, ma è il modo migliore per fare un buon lavoro ed evitare troppi passaggi.
Finalizzare un progetto richiede tempo. Da un punto di vista cronologico è solo l’ultima fase del processo, ma deve essere pianificata fin dall’inizio.
Laurent Hainaut: Innanzitutto desidero ringraziare Adele per aver riassunto in maniera così efficace gli step necessari per creare e mantenere un buon rapporto tra cliente e agenzia. La cosa più importante di tutte è la fiducia. La fiducia è un aspetto fondamentale di ciò che facciamo, ed è anche la chiave per il successo dei progetti.
È essenziale essere un buon “partner” nello sviluppo di progetti creativi di eccellenza – e questo si ricollega al tema della fiducia. Come uniamo il “sogno”, che è ciò che desideriamo ottenere, con il “mestiere”, che è il modo in cui lo facciamo. C’è un’evidente tensione tra questi due aspetti. Da un lato abbiamo la cosiddetta “credibilità”, che però non appartiene solo a noi designer, ma anche al cliente. E dall’altro abbiamo l'”esecuzione”, che tecnicamente appartiene al cliente, ma su cui noi abbiamo molte idee. Nel processo creativo, la tensione che si crea tra questi due elementi è fondamentale per ottenere un ottimo risultato. Dobbiamo riuscire a proteggere il sogno durante l’intero processo, ma dobbiamo trovare il modo per far sì che l’esecuzione raggiunga il livello della creazione iniziale.