Il Salone del Mobile è ancora il cuore pulsante della scena europea del design. Di Alyn Griffiths.
Per una settimana, in aprile, Milano diventa il cuore pulsante della scena europea del design, attraendo appassionati da tutto il mondo e producendo idee e prodotti che nutrono l’industria per i 12 mesi seguenti. L’edizione dello scorso anno ha ospitato più di 300 mila visitatori e circa duemila espositori.
Fin dal primo Salone Internazionale del Mobile ospitato a Milano nel 1961, questa fiera annuale si è affermata come un appuntamento imperdibile per il design mondiale. Quanto investito nell’industria nel secondo dopoguerra ha aiutato imprese a gestione familiare a diventare marchi globali, e il Salone che offriva loro una piattaforma.
Di recente il Salone è stato messo a confronto con fiere concorrenti, mentre problemi come i prezzi gonfiati delle sistemazioni e l’instabilità meteorologica hanno intaccato il suo status. Eppure ogni anno il Salone, insieme alle mostre parallele del Fuorisalone, continua a espandersi; è l’appuntamento di design più popolare al mondo, ci sono un ronzio e un’animazione continui: le porte sono lasciate aperte e ragazzi freschi di laurea stanno spalla a spalla con giganti del design.
La fiera vera e propria ha sede a Rho, dove 200 mila metri quadri di padiglioni sono stipati di prodotti. Comunque il bello di visitare Milano per il Salone sta anche nello scoprire una città piena di meraviglie. Forse le può mancare il romanticismo di Roma, Firenze o Venezia, ma Milano offre tantissimo se si sa guardare oltre la sua fama di metropoli industriale ossessionata dal lavoro. Ho vissuto da studente a Milano per un anno condividendo un appartamento a dieci minuti dal Duomo. Le scoperte che ho fatto sono sufficienti a consigliarne la visita in ogni periodo dell’anno, però la settimana del Salone offre l’opportunità unica di scoprire dei posti che normalmente non sono accessibili.
A chi decide di andare a Milano per il Salone suggerisco prima di tutto di organizzarsi: individuare gli eventi e le mostre da vedere e pianificare la visita a quartieri diversi in giornate diverse, con soste regolari per caffè, gelato e focaccia appena sfornata, indispensabili per tenersi su durante le lunghe camminate giornaliere; e prepararsi a tirare tardi fra rinfreschi e prosecco. Basta ricordarsi di mettere un ombrello in valigia!