Scegliere la carta con saggezza
Di solito la carta pesa di più sull’equilibrio ecologico e sul prezzo del tuo prodotto. Per risparmiare risorse e ridurre i costi, affrettati a considerare già in fase di progettazione: numero di copie, formati, pagine e grammature. Ordina solo le quantità effettivamente necessarie e discuti prima con il tuo stampatore il miglior utilizzo possibile del foglio stampato. Valuta anche la possibilità di utilizzare carta di spessore elevato per ridurre il peso complessivo del lavoro.
Considerare il contenuto
Quando scegli la carta, tieni conto dei requisiti necessari: aspetto, sensazione al tatto e durata del prodotto finale. Le carte riciclate presentano molti vantaggi ecologici e ora possono essere usate senza problemi per quasi tutte le applicazioni. Se tuttavia è importante una riproduzione del colore assolutamente brillante, o anche per per particolari performance meccaniche, le carte in fibra vergine sono la scelta migliore. Selezionare carta di cellulose provenienti da foreste certificate è ottimo dal punto di vista ecologico.
Informarsi sull’inchiostro
Gli inchiostri per la stampa devono essere senza oli minerali, contenere solo oli vegetali ed essere privi di sostanze pericolose (come cobalto e suoi composti).
Tener conto della de-inchiostrazione
Se si usano colori speciali, vernici e toner per la stampa digitale, la de-inchiostrazione è un requisito fondamentale.
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Gli effetti speciali possono essere sostenibili
Requisiti simili si applicano alla finitura della stampa. Tutti gli adesivi, le pellicole, gli inchiostri per effetti speciali e le vernici devono essere separabili dalla carta in modo dimostrabile nel processo di riciclaggio e devono essere privi di sostanze pericolose. Nell’ottica dell’equilibrio ecologico, la classica stampa a secco è la scelta migliore per i metodi di finitura. Tuttavia, se la plastificazione aumenta il valore e quindi la durata, questo è sostenibile.
I rifiuti producono energia
Uso della carta a parte, l’impiego di energia nella produzione ha grande peso sull’equilibrio ecologico. La tua stamperia dovrebbe utilizzare solo elettricità verde certificata, idealmente generata – almeno in parte – direttamente in loco. L’uso del calore di scarto della produzione per il riscaldamento e il raffreddamento riduce il consumo di energia e le emissioni di gas serra associate.
Eliminare le sostanze chimiche
Nel corso della lavorazione, la produzione di lastre di stampa prive (o quasi) di sostanze chimiche, il processo di stampa senza IPA (alcol isopropilico) e la riduzione mirata dei lavaggi di stampa che contengono VOC (composti organici volatili) hanno il maggiore impatto sull’equilibrio ecologico. Garantiscono inoltre un ambiente di lavoro salubre.
Capire l’etichettatura
Un’etichetta ecologica sul tuo prodotto stampato comunica il tuo impegno per la protezione dell’ambiente e del clima e allo stesso tempo garantisce il rispetto di alcuni dei criteri sopra elencati. Presta attenzione a ciò a cui si riferiscono effettivamente le certificazioni. FSC e PEFC considerano l’origine della carta e basta. Solo l’etichetta per i prodotti stampati del governo tedesco Blauer Engel (secondo DE-UZ195) e l’Ecolabel UE (meno diffusa nel settore della stampa) tengono conto dell’intero processo produttivo e non solo del supporto. Queste sono decisamente le certificazioni ecologiche più credibili per i prodotti di stampa: non si limitano a richiedere l’uso di materiali ecocompatibili, garantiscono anche che i prodotti stessi possano essere de-inchiostrati/rimossi nel processo di riciclaggio e che la gestione dell’energia e dei rifiuti da parte del fornitore di servizi di stampa sia efficiente.
Controllare i certificati
Se la stamperia dispone anche di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS, sei in regola sul piano della trasparenza e credibilità. Revisori indipendenti controllano annualmente che la protezione dell’ambiente e del clima sia implementata in azienda. Ciò include anche il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, che devono essere chiaramente documentate sulla base di indicatori chiave comprensibili come il consumo di energia, l’uso dei materiali, le quantità di rifiuti e i bilanci delle emissioni.
La compensazione è l’ultima risorsa
Come ultima cosa, puoi rendere climaticamente neutrale il tuo prodotto di stampa. In questo processo, noto come “climate-neutral printing”, le inevitabili emissioni di CO2 sono determinate e compensate da investimenti in progetti certificati di protezione del clima. L’enfasi è sull’“inevitabile”: a meno che tutte le possibilità non siano esaurite in anticipo, è puro greenwashing!
Adattamento di “Dieci consigli pratici per una stampa sostenibile”, courtesy Oeding Print, Germania.