Negli ultimi vent’anni, la stampa digitale si è evoluta enormemente. Alcuni però pensano che sia ‘il caffè istantaneo’ della stampa, ossia un metodo in grado di produrre un numero ridotto di copie in tempi brevi ma non in grado di eguagliare i migliori esempi della stampa tradizionale. Tale opinione è del tutto sorpassata. In determinate situazioni la stampa digitale può superare quella offset, inoltre presenta aspetti economici e creativi completamente nuovi.
Nel Settembre 1993, due aziende concorrenti presentarono le loro macchine da stampa a colori. Indigo presentò la E-Print Pro, mentre la Xeikon presentò la DCP (digital colour press). Seppur entrambe rilascino segni di colore direttamente su carta senza alcun passaggio intermedio tramite lastra, differiscono per il modo in cui lo fanno.
Indigo utilizza un liquido, che chiama ElectroInk. Xeikon utilizza toner secco (una polvere fine) come nelle stampanti laser. I due procedimenti danno risultati diversi sulla carta.
L’ ElectroInk forma una pellicola più sottile che si adatta meglio alla finitura della carta sottostante. Il toner secco forma uno strato più spesso che può dare un rilievo percepibile e può conferire un grado di lucido diverso rispetto alla carta usata.
Oggi Indigo fa parte di HP, mentre Xeikon è una fra le varie aziende che producono stampanti a toner secco. Con il miglioramento delle stampanti digitali, le cartiere, i distributori e le aziende di finissaggio e legatoria si sono assicurati di offrire prodotti compatibili. Ora ci troviamo davanti a un paio di svolte tecnologiche che amplieranno ancora di più le applicazioni della stampa digitale.
Innanzittutto, si sta espandendo. Sono ora disponibili le prime stampanti digitali B2, che aprono nuove possibilità quali prodotti finiti in formato A3 e A4 orizzontale, nonché sezioni cucite in filo refe. Inoltre, sta comparendo un nuovo processo, l’inkjet, che applica in un modo completamente diverso l’inchiostro influenzando le qualità di stampa e la scelta della carta.
Le tre aziende qui presentate usano tutte tecnologia Indigo. Screaming Colour è una azienda di Londra con una clientela fatta di agenzie, che lavora su misura e con un’ attenzione ai processi di finitura più raffinati. Moo, ha pure sede a Londra, ma ha una portata globale e produzione satellite negli USA. Produce una gamma limitata di prodotti, che sono tuttavia ben curati e a prezzi competitivi. Ripe Digital, con sede a Corsham in Inghilterra, vende attraverso i social media e i suoi clienti sono artisti e illustratori.