Un paio di anni fa ci fu un certo fermento online quando uno spettacolare prodotto stampato fu spedito ad una elite specializzata di designer, clienti e altre persone appartenenti al mondo della carta.
Immagini dell’oggetto, una composizione di cerchi colorati concentrici, cominciarono ad apparire su Facebook e Instagram, nonché sui blog di studenti ed appassionati di design.
L’oggetto in questione, stampato in edizione limitata, è un campionario di carte Sirio chiamato Art of Color concepito e progettato dal graphic designer Bryan Edmondson della SEA Design di Londra. Realizzato dallo Studio Fasoli di Verona, il libro è stato rilegato utilizzando una colla speciale che permette l’apertura completa delle pagine. Non si tratta di un campionario qualunque, infatti la sua sezione introduttiva fatta di venti diversi tipi di carta colorata, lo rende un oggetto raffinato, scultoreo, quasi sensuale. Gli intagli circolari nelle pagine creano un abbassamento conico piacevole al tatto. Sfogliarne le pagine rivela la tinta, il numero e il peso di ogni pagina. I colori vivaci ed il design minimalista rendono Art of Color una ‘delizia visiva’ perfetta per essere condivisa con un pubblico che va ben oltre la sua distribuzione ordinaria. È stato elogiato in settori dove le persone raramente usano o tantomeno pensano alla carta.
Edmondson di SEA ci spiega davanti a un calice di vino la storia di questa idea. Dice che in parte l’ispirazione di Art of Color è nata da un libro per bambini, un classico illustrato con buchi nelle pagine The Very Hungry Caterpillar di Eric Carle. Ma, mentre i buchi di Carle fanno parte delle illustrazioni, i cerchi di Edmondson creano una purezza modernista che conduce il lettore attraverso la gamma dei colori di Sirio.
Fra i progetti più recenti di Edmondson troviamo il seguito di Art of Color, nuova serie di otto pieghevoli basati su forme ellittiche e con pagine unite da piegature a fisarmonica. Man mano che si apre, i fori fustellati passano con un gradevole ritmo da destra a sinistra e vice versa. Il progetto prevede la prima uscita ad aprile seguita, più avanti nell’anno, da altre versioni in combinazioni di colori diverse, alcune volutamente più eccentriche e ispirate al pop.
Bryan Edmondson è da tempo una figura conosciuta nell’ambito della comunità del graphic design britannico. Ha una comprovata esperienza di collaborazioni con altri creativi quali la leggenda del design olandese Wim Crouwel, i pionieri interattivi Field, il fotografo Rankin, Peter Saville e Anna Blessmann. Edmondson è bravo con le cose usate dai designer, quali carta e tipografia.
Ha studiato graphic design presso Newcastle Polytechnic (ora Northumbria University) dove ha sviluppato l’ambizione di avviare un’agenzia propria; Fabien Baron di New York fu il suo primo modello. Dopo essersi laureato con lode nel 1992, ha lavorato per Roundel e in seguito per Williams e Phoa, e Imagination dove lavorò sull’identity design delle carte Modo.
Il lavoro svolto all’interno dello staff del Brand Development presso Imagination (prima della fondazione di SEA nel 1977) gli ha dato un assaggio di identity design, lavorando per nomi quali Coca-Cola e Samsung. ‘Ho imparato molto in termini di strategia di lavoro e su come presentare un’idea ad aziende come Ford, il gigante dell’automobile’ ci ha raccontato. Per sviluppare l’identity design attinge largamente alle sue profonde conoscenze nel design e nella tipografia.
SEA è ben nota per un chiaro approccio minimalista all’identity design che Edmondson descrive come ‘amore/odio’. Alcuni dei suoi recenti lavori di branding sono stati complessi e dettagliati, come il redesign per Regatta, e per W Hotel Residences di Londra. Ha descritto l’incarico Regatta come un ‘compito mastodontico’. Negli ultimi dieci anni l’azienda di abbigliamento outdoor si è rivolta a svariate agenzie con approcci diversi. La sfida di SEA è stata di sostituire l’inevitabile disordine visivo con un identity design più semplice e diretto, dal branding dei capi alla campagna televisiva. Come dice Edmondson ‘È un progetto “da grandi”’ .