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Seconda natura

L’artista Albert Grøndahl esplora il tema della guarigione attraverso le immagini di un giardino terapeutico
EditoriaFotografiaGraphic design

L’ultimo progetto dell’artista danese Albert Grøndahl indaga la natura come strumento di guarigione grazie a una serie di splendide stampe interamente realizzate a mano e un’installazione collocata nel giardino dell’ospedale psichiatrico della città di Århus.

L’opera più recente dell’artista si ispira, infatti, all’idea dell’hortus conclusus, il “giardino recintato” tipico di molti monasteri medievali. Per il progetto, realizzato in collaborazione con Ark Journal e Fedrigoni, Grøndahl ha realizzato una serie di stampe cianotipiche, esposte di recente a Copenaghen, e installato una fontana di ceramica nel parco del Museo Ovartaci dell’ospedale psichiatrico di Århus, attualmente aperto al pubblico.

Già da tempo Grøndahl si interessa a quelle che definisce “piattaforme sociali dedicate alla salute mentale”. Nel 2017, in collaborazione con il museo, ha curato una mostra che ha coinvolto i pazienti della struttura in un processo creativo collaborativo, mentre il suo libro, A City Behind the Forest, pubblicato da Witty Books, esplora l’ambiente psichiatrico dell’ospedale di Århus con fotografie proprie e materiale d’archivio.

L’artista descrive un collettivo di pazienti psichiatrici che si occupano del giardino. “Qui”, spiega Grøndahl, “ho visto e ho imparato come semplicemente lavorare la terra… aiuti le persone a sentirsi meglio”.

Ha poi deciso di approfondire la propria ricerca sull’idea del giardino nella storia della cultura romana e l’ultimo progetto realizzato in Danimarca si spinge anche oltre.

“Il giardino sarà gestito da pazienti psichiatrici attuali e del passato”, spiega parlando del suo nuovo progetto. “Il giardino, infatti, si erge come uno specchio e utilizza riferimenti storici e il tradizionale sistema di giardinaggio medievale per migliorare il processo di guarigione della mente”.

Fulcro principale del giardino del Museo Ovartaci è una fontana in ceramica realizzata con lo stesso tipo di argilla utilizzata per il pavimento in piastrelle che la circonda. L’aiuola, invece, è di forma simmetrica, a evocare i principi che guidavano la realizzazione dei tipici giardini dei chiostri medievali.

“Stiamo creando una nuova comunità, in cui tanto i pazienti attuali della struttura come quelli del passato possono utilizzare il giardino terapeutico come parte del proprio percorso di guarigione”, spiega Grøndahl.

Le stampe in edizione limitata create per il progetto sono in vendita e il 50% dei ricavi verrà destinato all’organizzazione di beneficenza Verdens Skove che promuove la conservazione delle foreste.

“Le stampe, tutte inedite, sono realizzate utilizzando il metodo della cianotipia e l’esposizione alla luce del sole”, aggiunge. “La superficie non patinata e l’eccellente texture della carta la rendono perfetta per essere manipolata in camera oscura”.

Le opere d’arte in edizione limitata sono raccolte in quattro serie, ciascuna composta da dieci stampe, e sono acquistabili sullo shop online di Ark Journal al seguente link: https://www.ark-journal.com/product/limited-edition-artworks-by-albert-grondahl/

Il lavoro di Grøndahl viene presentato in un inserto speciale dell’attuale numero della rivista Ark Journal. Il progetto del giardino è stato reso possibile grazie al sostegno della Danish Art Foundation.

Carta: Woodstock Azzuro 285g/m2

albertgrondahl.com

Albert Grondahl Instagram

Museum Ovartaci Instagram

ark-journal.com

Ark Journal Instagram

Materiali utilizzati

Woodstock

Carte e cartoncini riciclati ottenuti con 80% di riciclo preconsumer e 20% di pura cellulosa certificata FSC®, colorati in massa. Disponibile anche in versione autoadesiva.

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