Le etichette autoadesive hanno un supporto siliconato che protegge la superficie adesiva. Considerato un componente essenziale, diventa scarto di processo alla fine della fase di applicazione dell’etichetta. Inoltre, lo sfrido dal quale viene fustellata l’etichetta dev’essere rimosso durante la fase di converting. Ora che l’intero settore è alla ricerca di approcci più sostenibili nelle sue pratiche, evitare gli scarti è diventato una priorità assoluta.
Una risposta emergente a questa sfida è Core Linerless Solutions®. Sebbene alcune forme di tecnologia linerless siano in circolazione da diversi anni, non si sono mai del tutto affermate. Molti tentativi precedenti sono falliti, perché non hanno preso in considerazione l’intero ciclo di etichettatura, dalla stampa al converting ed infine all’etichettatura. Ritrama (acquisita da Fedrigoni nel 2020 e ora parte integrante di Fedrigoni Self-Adhesives) è stata la prima a offrire una piattaforma tecnologica che integra tutte e tre le fasi.
La definizione “linerless” è un po’ fuorviante: in realtà il nuovo processo prevede un “liner intelligente multifunzionale” realizzato in PET (poliestere). Durante il processo di converting, il liner viene ingegnosamente spostato dal lato adesivo dell’etichetta al lato superiore, dal sotto al sopra. Il liner viene quindi trasformato in un materiale di laminazione trasparente, il cui adesivo viene attivato dal calore: il modulo di laminazione applica il liner in PET sopra l’etichetta in polipropilene. Ciò che era un prodotto di scarto è stato trasformato in una risorsa.
Originariamente ideata e brevettata da Ritrama, Core Linerless Solutions consiste in un’etichetta autoadesiva laminata, più sottile di un’etichetta autoadesiva tradizionale. Le etichette autoadesive Core Linerless Solutions sono l’evoluzione naturale delle etichette autoadesive tradizionali.
Il frontale dell’etichetta è in polipropilene, materiale idoneo alla maggior parte dei metodi e delle tecniche di stampa, tra cui flessografia, serigrafia, digitale e cold foil, escluse stampa a caldo ed embossing.
Dietro all’etichetta c’è un adesivo acrilico permanente cristallino particolarmente adatto per applicazioni no-label-look.
Il primo grande utilizzatore ad aver omologato questa tecnologia è SAB (South African Breweries), del gruppo AB InBev, dove il processo è stato utilizzato per la famosa linea di birre aromatizzate Flying Fish. “Siamo consapevoli di avere un impatto sull’ambiente e di avere un obbligo di ridurlo a favore di una maggiore sostenibilità sociale e del nostro business, fortemente interconnessi tra loro”, afferma Alexander Talbot, direttore di SAB Zitec.
Fedrigoni sottolinea che Core Linerless Solutions è la piattaforma che elimina lo scarto nei segmenti quali Home & Personal Care, Alimentare, Farmaceutico e delle Bevande.