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Nuovi imballaggi per le conserve dell’azienda salernitana Maida. Le fotografie b/n di Michele Calocero, impaginate al vivo, riproducono formelle in pietra di alcuni palazzi storici a Capaccio Paestum, 2014.

4 min minutes
Pulp 03Ispirazione

Qualcosa bolle a Eboli

Nel sud Italia, nel cuore di un territorio vocato all’agroalimentare, opera Nju, studio specializzato in brand identity e packaging. Di Massimo Gonzato
Graphic designPackagingPrinting

Nuovi imballaggi per le conserve dell’azienda salernitana Maida. Le fotografie b/n di Michele Calocero, impaginate al vivo, riproducono formelle in pietra di alcuni palazzi storici a Capaccio Paestum, 2014.

“La filosofia di Nju è che ogni progetto deve avere un’impronta riconoscibile, capace di arricchire l’identità dell’azienda e/o del prodotto.”
Santi, Pummarulelle e Paccheri è un progetto di packaging ‘pop’ per i pelati selezionati dallo chef Raffaele Vitale.

“Nju è un’azienda giovane: sei anni esatti di vita nell’aprile 2015. E io, a 39 anni, sono il più vecchio qui.” Esordisce così Mario Cavallaro, fondatore e direttore creativo di Nju, un diploma di laurea presso l’Istituto Superiore di Design a Napoli, e grande appassionato di enogastronomia. Nju ha sede a Eboli (un’ora d’auto da Napoli), centro abitato noto soprattutto per il romanzo di Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli. I suoi clienti provengono perlopiù dall’ambito locale e operano nell’agroalimentare: “Il rapporto con loro è diretto,” dice Cavallaro. “Si tratta di aziende familiari, perciò i nostri interlocutori spesso non hanno esperienza in tema di comunicazione.”

La filosofia di Nju è che ogni progetto deve avere un’impronta riconoscibile, capace di arricchire l’identità dell’azienda e/o del prodotto. “Nel nostro piccolo,” spiega Cavallaro, “cerchiamo di sperimentare. Puntiamo sull’artigianalità e sulla passione, aspetti che sappiamo di poter condividere con la committenza, verso la quale svolgiamo quasi una funzione educativa valorizzando la tradizione, la storia, le bellezze artistiche e naturali che ci circondano. Per questa ragione proponiamo sempre di produrre materiali originali senza ricorrere a soluzioni standard.”

“Recentemente abbiamo cominciato a ricevere richieste di collaborazione da fuori regione,” prosegue Mario Cavallaro. “Merito del web e del passaparola scaturito dai nostri clienti e dalla loro partecipazione a fiere, dove alcune nostre soluzioni grafiche hanno fatto colpo.”

Se si guarda alla nuova serie di etichette per Maida, non si fatica a credere a Mario. Maida è una marca di alta gamma dell’industria conserviera campana i cui prodotti, ben noti a molti ristoratori, compaiono sugli scaffali di Peck a Milano o di Harrods a Londra.

Nel 2009 il primo progetto per Maida è stato premiato da Fedrigoni Top Award. Quest’anno Nju ci riprova con un nuovo packaging: un’etichetta minimalista, che lascia in bella vista il prodotto sotto vetro (cuori di carciofo, pomodorini, ecc.) rivestendo il coperchio con la riproduzione in bianco e nero di formelle in pietra che appaiono sugli antichi palazzi signorili di Capaccio Paestum, dove ha sede l’azienda. Per aprire il barattolo si rimuove la formella, che è fustellata e che, come l’etichetta, è stampata su carta Chromocard, distribuita in Italia da Fedrigoni.

Brochure per San Salvatore 1988, azienda agricola del Cilento. Stampata su Fedrigoni Sirio Color Caffè.
Confezione speciale per l’olio d’oliva extravergine Madonna dell’Olivo. Un elastico nero assicura l’etichetta pieghevole alla bottglia.
Figura tratta dall’immagine coordinata Madonna dell’Olivo. È ispirata a una statua di Madonna con bambino che si trova in una chiesa di Serre, nei pressi di Eboli.
Pieghevole di presentazione dei vini Viticoltori De Conciliis, vendemmia 2008. In evidenza un passo dell’Odissea di Omero. Stampato su Fedrigoni Arcoprint Edizioni.

Notevole successo ha riscosso anche l’immagine coordinata De Martino, una fabbrica di mattonelle in cotto realizzate a mano che ha sede a Rufoli, antico distretto salernitano delle cave di argilla e delle fornaci. Tra i clienti di questa manifattura artigianale con oltre cinque secoli di storia figurano l’architetto David Chipperfield e Dolce e Gabbana.

“Il lavoro per De Martino,” racconta Cavallaro, “è stato lungo, ma anche molto soddisfacente per noi, perché si partiva da zero: condizione ideale per dare alla comunicazione uno sviluppo coerente a cominciare dall’ideazione del marchio.” Il logo raffigura i quattro elementi primordiali – aria, acqua, terra, fuoco ovvero quel che serve per fabbricare il prodotto – e sant’Antonio Abate, figura apotropaica alla quale ancora oggi i fornaciai affidano il buon esito della cottura dei loro manufatti. “Per realizzare biglietti da visita e materiali di cancelleria,” precisa Mario, “abbiamo scelto Fedrigoni Materica, la carta ideale per rendere anche al tatto la dimensione storica e artigianale dell’azienda.”

njucomunicazione.com

Materiali utilizzati

Materica

Carte e cartoncini bianchi e colorati nell’impasto, composti da 25% di pura cellulosa vergine ECF, 20% fibre di recupero, 40% di cellulosa CTMP e 15% fibre di cotone, certificati FSC®. Disponibile anche in versione autoadesiva.

Sirio Color

Una vasta serie di carte e cartoncini naturali dai colori intensi, con elevata resistenza alla luce e uniformità del colore, disponibili in grammature da 80 a 700 gr. Certificati FSC® ed ECF.

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